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Posts Tagged ‘Coppie di fatto’

Un parlamentare Pdl, tale Lucio Barani, primo firmatario della proposta sui DiDoRe, che prima si chiamavano DiCo, poi vattelapesca, ma per l’amor di dio, mai come gli acronimi stranieri, vere leggi serie sulla regolamentazione di diritti e doveri delle coppie conviventi; il tal Barani ha detto che la legge di cui è estensore insieme a Brunetta e a Gianfranco Rotondi, si farà. Entro l’anno!
I DiDoRe sono da alcune settimane in mano alla Commissione Affari Sociali e tra giugno e settembre potrebbe essere licenziata in Aula alla Camera per passare entro il 2009 il vaglio anche del Senato. Parola di Lucio Barani.

Ma Barani ha fatto i conti col Vaticano che non ha mai nascosto una sua opposizione che rasenta, per certi versi, l’omofobia?
«Oltretevere, anche se in maniera implicita e velata, si sono resi conto che è necessaria una regolamentazione delle coppie di fatto, e quindi pur non condividendo la proposta di legge sui DiDoRe non la contrasteranno», e la risposta del parlamentare.

Poi, tanto per far comprendere che quella legge non serve agli omosessuali, dichiara: “Questa legge serve anche al Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in quanto lui adesso sta convivendo con la nuova compagna”.

Sappiamo che Fini non è il solo, tra i parlamentari, a convivere. Speriamo non facciano una legge che vale solo per loro.

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Rifiutato ad una coppia di ragazzi gay e coabitanti lo status di famiglia anagrafica

Carlo e Simone sono una coppia e vivono assieme. Si sono presentati all’anagrafe del Comune di Brescia per richiedere il certificato di stato di famiglia al fine dell’ottenimento di un mutuo. E dopo tre giorni di avventure burocratiche, se lo sono visti rifiutare, nonostante la legge intenda per famiglia agli effetti anagrafici un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune.

“Si tratta di una palese discriminazione: il certificato è stato negato quando i due ragazzi hanno dichiarato di essere gay” – sostiene il presidente di Arcigay Brescia Gianluca Archetti – “Carlo e Simone hanno compiuto un gesto importante nel denunciare questa cattiva abitudine del nostro Comune di trasgredire la legge esistente, che potrebbe anche configurarsi come omissione di atti d’ufficio. Daremo tutto il nostro sostegno a loro per cercare di risolvere questa brutta vicenda e restiamo in attesa di una risposta degli uffici competenti.”

“Chiediamo al Governo di far rispettare una legge dello Stato che non è interpretabile e che nei decenni è stata corretta dal legislatore proprio per non incorrere a possibili discriminatorie interpretazioni.” – dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso “è umiliante che due persone conviventi si siano trovate di fronte ad un diniego immotivato e gravissimo dal punto di vista giuridico e morale. Ancora una volta a fronte di un disarmante vuoto legislativo che finalmente riconosca pubblicamente i nostri amori, si tenta di chiudere i pochi spazi concessi dalle norme anagrafiche, creando nuove odiose discriminazioni.”

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dict129Là dove i matrimoni tra coppie dello stesso sesso sono stati legalizzati negli States, ora vengono legittimati anche da una alta cultura come il dizionario.
Nelle loro ultime edizioni, l’American Heritage Dictionary, l’Oxford English Dictionary e il Webster’s, alla voce matrimonio hanno aggiunto: “lo stato legale di essere unito a una persona dello stesso sesso in una relazione analoga a un matrimonio tradizionale”.
Va ricordato che molto recentemente l’Iowa nel Midwest e il Vermont nel New England, hanno legalizzato i matrimoni omosessuali, mentre il Distretto di Columbia ha dato il pieno riconoscimento ai matrimoni omosessuali celebrati fuori dal Distretto, un po’ come accade nello Stato di New York.

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img448Con una larga maggioranza, il Parlamento Europeo ha approvato la relazione sull’applicazione della direttiva UE che garantisce la libera circolazione di tutti i cittadini dell?unione. Nella relazione si sollecita la Commissione UE a presentare linee guida di applicazione della direttiva.
Nella relazione si invitano gli Stati membri a tenere presente l’obbligo di riconoscimento della libera circolazione dei cittadini europei e questo vale anche per le coppie dello stesso sesso, senza imporre il riconoscimento dei matrimoni omosessuali.
L’Italia era stata criticata perché “non riconosce i diritti di libera circolazione alle coppie dello stesso sesso per ragioni di sicurezza”. La critica è stata annullata dal testo dopo le proteste di molti deputati di centrodestra.

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default2Nuove aperture e una rinnovata capacità di dialogo e comprensione. Il nuovo vescovo bolzanino, Karl Golser, pare essere lontano anni luce dalle posizioni della gerarchia ecclesiastica di Roma, anche sui temi dell’omoaffettività delle coppie di fatto.
In una intervista rilasciata al mensile “Jesus” si è espresso per una apertura alla tutela delle coppie di fatto omosessuali: «L’amore – ha detto l’alto prelato – ha diverse forme. Il problema è se questo amore debba trovare un’espressione sessuale. C’è differenza tra l’unione maschio-femmina, da cui nascono dei figli, e il rapporto tra persone di uno stesso sesso».
Plaude alle parole del vescovo, il vice presidente del Consiglio provinciale, dicendosi d’accordo sul fatto che le coppie omoaffettive rappresentino anch’esse una cellula familiare pur non legata dal vincolo matrimoniale, ma di pari intensità affettiva.
Monsignor Golser ha anche affrontato il tema del biotestamento. Nell’intervista a “Jesus” afferma che le responsabilità decisionali, in caso di situazioni controverse ed estreme, devono essere attribuite alla decisione del medico, in comunicazione con i familiari, piuttosto che all’autorità decisa da norma giuridica,

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atlantis300x200A seguito di una indagine della Commissione Diritti Umani di qualche anno fa, secondo cui molte leggi discriminavano le coppie omosessuali e i loro figli, il Governo australiano ha deciso di lanciare una campagna di informazione sui cambiamenti di molte leggi che assicurano alla popolazione GLBT australiana omoparentale gli stessi diritti e le stesse responsabilità della popolazione eterosessuale. L’informazione riguarda anche sussidi e servizi di previdenza.
Le coppie omoparentali si dovranno registrare all’Ente Federale di sicurezza sociale (Centrelik) per avere sussidi e pensioni e tutti i servizi predisposti dal governo perché nessun cittadino si senta mai più discriminato.
Coloro che non faranno dichiarazioni di relazioni, ma che comunque vivono sotto lo stesso tetto, vedranno comunque riconosciuto il loro status e di conseguenza la loro accessibilità ai servizi offerti dalla comunità.

* Unioni Civili GLBT in Australia da: http://it.wikipedia.org/wiki/Unione_civile
Australia [modifica]

L’Australia Occidentale riconosce alle coppie di fatto anche omosessuali svariati diritti e l’accesso a adozione di bambini e procreazione medicalmente assistita; la Tasmania permette alle coppie di fatto anche omosessuali di registrarsi e ottenere alcuni diritti e la possibilità di adottare il figlio del partner; l’Australian Capital Territory, territorio della capitale Canberra, permette alle coppie di fatto anche omosessuali di adottare bambini e sta dibattendo il riconoscimento delle registrazioni civili; nel Nuovo Galles del Sud la Città di Sydney offre la possibilità alle coppie di fatto anche omosessuali di registrarsi, con cerimonia se le parti lo desiderano, e ottenere alcuni diritti. A livello federale, le coppie di fatto anche omosessuali sono riconosciute nelle forze armate e nei fondi pensionistici; il matrimonio è esplicitamente limitato alle coppie eterosessuali dal 2004.

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