La notizia è questa. Una nigeriana di 24 anni è stata trovata agonizzante nelle campagne adiacenti a Bari. E’ morta, dopo essere stata soccorsa, per tubercolosi polmonare avanzata, Era clandestina e si era ben guardata dal recarsi in ospedale dove poteva essere curata e messa in condizioni di non nuocere a se stessa e agli altri. Ora, dopo la morte, l’Istituto di medicina legale del Policlinico della città pugliese è stato sigillato e sono a rischio tutti i clienti che sono stati con la nigeriana, coloro che l’hanno soccorsa e le persone che vivevano con lei nel centro di accoglienza.
Ieri, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, sulla norma che vuole obbligare i medici a denunciare i clandestini che per qualsiasi motivo si recano in ospedale per curarsi, ha detto che la segnalazione è immorale: «Il rispetto della persona viene sempre prima, perché uno prima è un uomo e poi un clandestino». Gli hanno replicato che le sue opinioni sono di sinistra e, giustamente, la terza carica dello Stato ha fatto spallucce: «Non ci vedo nulla di male».
L’Italia è un paese stimato per la sua accoglienza, per il cuore generoso delle sue genti. Che sta accadendo oggi che le cose sembrano non essere più spaghetti, mandolino e cuore? Davvero ci dobbiamo proteggere fino all’inciviltà da altri esseri umani che sfidano problemi, situazioni personali e delle loro nazioni; che arrivano su carrette del mare, vengono dirottati sui marciapiedi, sfruttati, derisi, maltrattati, da noi che ci preoccupiamo di dover buttare il sacco dell’immondizia dove ammuffiscono tozzi di pane e carne appena mordicchiata? Lasciamo perdere spaghetti e mandolino; ma il cuore, sì, il cuore italiano dov’è finito? Dov’è la nostra millenaria civiltà? Non è che i fantasmi li abbiamo in casa e dentro di noi, piuttosto che fuori?
Ieri sera mi hanno raccontato che il disabile che è stato picchiato a Pordenone, omosessuale, ha quell’handicap a causa di una passata aggressione da parte di un altro ragazzo che lo aveva ridotto al coma e poi non si era più ripreso completamente. Ma vi sembra normale che uno, a causa di una sua omosessualità, debba rischiare così tanto? Ma quali guarigioni e quali povia e quali altre demenze ci stiamo dicendo? Ma come è possibile tutto questo nell’anno del Signore 2009?
Ci sono giovani, nostri e vostri figli, amici, fratelli, persone, che si alzano una mattina, escono da casa con un coltello o una rivoltella e puntano le loro armi verso persone che neppure conoscono. Ma come stanno crescendo queste generazioni cui spetta in un prossimo futuro il governo di un Paese?
Beh, lasciate stare le risposte alle mie tante domande, forse né io e nè voi abbiamo risposte perché troppo impegnati a scansare nemici invisibili per poterci accorgere che i nemici albergano dentro di noi e nelle nostre case a doppia mandata.