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Posts Tagged ‘Transessuali’

img4701Si è avverata la profezia di un mio amato amico. Vedrai, mi aveva avvisato subito dopo la conclusione del GF9, per il solo fratto che Ferdi ha radici rom, la stampa e i media ne parleranno come un evento straordinario, magari facendoci dimenticare i guai quotidiani.
Facile profeta l’amico, ma non immaginavo che oggi, un quotidiano come l’Unità aprisse in prima, poi un editoriale della direttora De Gregorio e ancora a pagina 4, 5, 6, 7. Non vi sembra di esagerare?
Mi metto a leggere il quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1924 e vedo che un reality, persino di enorme successo come questa edizione del GF, ha le sue diaspore, i suoi miti, i canovacci classici di chi rende un reality puro spettacolo emozionale, ma anche risvolti sociali e umani.
Scrive la direttora Concita De Gregori che siamo un Paese strano e curioso se proprio ieri pomeriggio, a Roma, un gruppo di giovani armati di spranghe hanno inseguito due albanesi, chiedendo loro se fossero rom e senza attender risposta hanno dato di mani e spranghe.
Poi, pagine successive, c’è Carlo Freccero che spiega perché i “margianali” come Ferdi Berisa fanno audience (ma anche la storia del panettiere o quella della hostess). Che strano Paese l’Italia che mette alla porta (ora non più, per fortuna) gli immigrati che vanno in ospedale a curarsi e, cellulare in mano per il televoto, si sente antirazzista dando il voto vittorioso a un rom o portando alla gloria una transessuale come Luxuria. La televisione è diventata il nostro sudario e il nostroconfessionale segreto dove lavare ogni macchia delle nostre quotidiane intolleranze.
Sempre sull’Unità, c’è una ragazza, rom, Dijana Pavlovic che racconta di essere stata scartata ai provini del GF9. Motivo, aveva una storia troppo “normale”; nessuna emotività marcata.
A dirci quanto di vero e quanto di falso riesca oggi quel tubo catodico (oggi al plasma) che si chiama televisione è las vincitrice di un altro reality di successo “L’Isola dei Famosi”, Vlady Luxuria. Parole che danno la misura di quel che sto dicendo e di quel che crediamo un po’ tutti.
«Per un trans che entra nel gioco tv un altro viene pestato a sangue. E per un Ferdi che vince, allo stadio si sentono cori razzisti. Il Gf spettacolarizza tutto, eppure in un periodo in cui si criminalizzano popoli, vedere qualcuno di quel popolo aiuta a conoscere. (…) Con questa tv non conosci un bel niente. Però, qualche interrogativo in più la gente se lo pone dopo aver visto me, un trans, in tv».
Per Ferdi e gli altri, ora serve una nuotata in un mare di applausi e folla. Per questo il GF9 va in tournee, per la prima volta, iniziando il 4 giugno da Torino.

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anthony_2Se volete farvi curiose domande e darvi melodiche risposte, c’è una ottima occasione stasera a milano: il concerto di Antony and the Johnsons. Meglio, suggerisco, non farsi domande e non darsi risposte se non ascoltare questa incredibile voce che ha incantato i padri del rock, da Lou Reed a Elton John, a David Bowie.
«In quella voce – diceva Diamanda Galas – puoi sentire tutte le emozioni del pianeta». Ad Antony gli basta incidere I Am A Bird Now per diventare l’alfiere del nuovo romanticismo lirico, icona della musica newyorkese. A 18 anni, quando frequenta l’Università a Santa Cruz, in California, mette in scena due performance ispirate a John Waters e a Divine. Poi a New York scopre lo scintillio delle paillettes, delle drag queen, dell’effervescente ambiente po e underground: «Amavo quegli artisti… Joey Arias, Dean Johnson, Phoebe Legere. Erano così eleganti e punk. Mi ispirò soprattutto Joey che cantava “A Hard Day’s Night” vestito da Billie Holiday”, dichiarò Antony.
Gli anni, felicitati da Antony sono quelli del trasformismo musicale e scenografico, nonché dei costumi. Si vestono con treccine e coloratissimi abiti i Culture Club; c’è Lena Lovich e Nina Hagen che sembrano uscite da un negozio di bambole barocche e c’è un Elton John che indossa zatteroni e panta da icona checco-rock.
Più di tutti, il travestitismo appartiene a David Bowie che cura i suoi vestiti “femminili” quasi al pari delle sue irriverenti e passionali, splendide liriche.
Insomma, il gay rock ha le sue icone, i suoi rappresentanti che scintillano di successo e di dorata vita.
Antony è tutto quel mondo gay rock che stravolge ogni sensazione di perbenismo culturale e musicale di cui oggi sembra non se ne possa fare a meno. Lui, il transgender, l’artista, le note che escono dal suo pianoforte. Per Boy George scrisse l’inno amicale You are my sister; riesce una liaison cinematografica dove Antony canta I Feel In Love With A Dead Boy dinanzi a un pubblico di transessuali parigini.
Dicono che oggi Antony, voglia più spettacolarizzare il suo piano che non la sua poco abbagliante bellezza. Come se non bastassero le sue liriche a far sognare un mondo sempre più piatto e che non sa più neanche giocare con le sue mille e ancor più trasformazioni al maschile o femminile che siano.

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newhampshireUn disegno di legge per proteggere le persone transessuali è stato presentato nello stato del New Hampshire e dovrebbe essere legge a breve. Verranno aggiunti i termini “identità di genere” e/o “espressione di genere” alle attuali leggi che proteggono i cittadini da ogni discriminazione sulla base del sesso, età, razza, religione, colore, orientamento sessuale.
A presentare il disegno di legge, un gay dichiarato, Ed Butler, che ha definito la sua proposta “un passo avanti e naturale” sulle leggi d’eguaglianza tra le persone e i suoi cittadini gay, lesbiche, transessuali, bisessuali. Le persone transessuali, secondo, Butler, con questa nuova legge, avrebbero garanzie di non essere discriminate in materia di alloggi e occupazione.

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Dopo Ebru Soykan, una transessuale turca impegnata con l’organizzazione Lambda Istanbul per la difesa dei diritti GLBT, trovata morta nella sua abitazione; un’altra transessuale è stata vittima di un feroce omicidio nella regione nord-occidentale della Turchia.
Il carnefice ha infierito sulla vittima con coltellate, mutilazioni e infine la decapitazione. E’ stata poi lasciata in mezzo ai rifiuti.
In Turchia, nonostante il Paese cerchi di darsi nuove democrazie, le violenze verso gay e transessuali rischiano di colpire la parte migliore della civiltà turca e di allontanare un processo difficile che dovrebbe portare la Turchia tra i Paesi che aderiscono all’Unione Europea.

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incintoc1bis-140x180Molti ricorderanno la storia di Thomas Beatie, l’americano che da donna decise di diventare uomo, lasciando però intatto l’apparato riproduttivo femminile. Thomas sottoponendosi all’inseminazione era riuscito ad avere quel che desiderava: dei figli.
Ora, un altro transessuale spagnolo, Ruben Noe Coronado, tenta la stessa strada e dichiara di essere incinta di due gemelli. Dopo il parto, che dovrebbe avvenire in estate, Ruben riprenderà il percorso chirurgico per diventare uomo a tutti gli effetti. La sua compagna, di 43 anni, dopo aver avuto due bambini non è più in grado di affrontare altre gravidanze.

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img3761Se saranno confermati i pronostici, tutti benevoli, sarà la prima donna transessuale ad occupare un posto come consigliere comunale ad Istanbul. Belgin Celik, dal canto suo è serena e sicura di farcela:  «Conosco tutti gli abitanti del quartiere e mantengo rapporti di amicizia con la maggior parte di loro», ha dichiarato al quotidiano turco Sabah.  Le elezioni comunali si terranno il 29 marzo e la vittoria della Celik potrebbe aprire altri, nuovi spiragli di libertà e modernizzazione in Turchia, paese molto moderato tanto da essersi candidato parecchie volte all’ingresso nella UE.

La transessuale, comunque, è conosciuta anche fuori dal quartiere dove vive, essendo una attivista del Movimento per i Diritti Umani. In passato ha anche lavorato per la UNRHC delle Nazioni Unite e per Amnesty International, senza dimenticare che la Celik è una delle fondatrici di Lambda, il movimento omosessuale molto rappresentativo a Istanbul.

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