Il successo sanremese “Sincerità” è al sesto posto dei singoli più venduti ed è la più scaricata insieme all’altro vincitore “big” Marco Carta, su internet. Entrambi stanno assaporando il dolce miele del successo e in qualche modo si assomigliano nella ingenua freschezza. Marco è andato ad “Amici” e l’ha vinto e conquistato; Arisa ci aveva fatto un pensierino per dire all’Italia che voleva e sapeva cantare. Carta E Arisa hanno in comune anche la casa discografica. Oggi, la vincitrice del Sanremo dei giovani, si racconta suòlla Stampa a Raffaella Silipo. Ne esce una immagine che stiamo imparando a conoscere; una Arisa che seppur lentamente sta conquistando con la sua voce e quel suo incedere come un simpatico sbirulino.
Donna semplice, donna di musica; Arisa, alias Rosalba Pipa, scaraventata da Pignola, provincia di Potenza, con querl suo acronimo che raggruppa i suoi affetti ed esce fuori un’Arisa dei suoni e delle vendite discografiche. Brava!
Lei che racconta a La Stampa che non ha il fisico per fare la bellona; che le piace la televisione che non esiste più, quella educata e divertente; che da bambina ha assaporato la cattiveria della gente per il suo essere “diversa” dai modelli che i paesani cercavano di imitare e che non riuscivano a trovare in lei. «Loro guardano te, tu guardi loro e ti chiedi: sono io a essere sbagliata?». Ecco, una così merita il successo. E il rispetto!
Ora, la rivelazione di Sanremo è contenta per come vanno le cose; ma se un giorno il sogno svanisse… «Nessun problema, tornerei a lavorare come estetista, avere un lavoro è essere liberi. A volte mi sembra tutto irreale: ieri una ragazzina mi ha chiesto l’autografo e le tremavano le mani, le ho detto “Ma sei matta? Mi hai visto bene?”». Ecco, questa è la disincantata e tenera Alisa della vittoria giovani a Sanremo.
Anche per chi ama la house come me, “Sincerità” è una ventata di freschezza canora. E Arisa ne è la musa.