G8. Cari No Global andate in Abruzzo

La decisione di tenere il prossimo G8 a L’Aquila ha sconcertato molti, resi perplessi altri, ma immagino in completo accordo la maggioranza degli italiani e delle istituzioni.
Ho sempre pensato che certe riunioni di quelli che chiamiamo “I potenti della terra”, sono spesso inutili passerelle di “potenti” con il loro codazzo al seguito. Fanno spendere cifre iperboliche per la loro sicurezza e il loro benestare; si mettono come fanciulli discoli a farsi fotografare, ma a prendere decisioni sagge e soprattutto applicative se ne scordano sempre perché poi ognuno parteggia per se stesso e nessuno per la collegialità.
Ora, la proposta di spostare la riunione dei “grandi” dalla Maddalena all’Aquila mi sembra una proposta sensata, come ha detto la Meloni: “buttare in mezzo alle tende ‘sti potenti invece di farli stare sopra i panfili”.
Il premier ha aggiunto che questa nuova scelta farà anche in modo da non far arrivare i contestatori, i no global.
Io, a differenza del capo del Governo, spero arrivino invece a centinaia, a migliaia e per loro stessa natura e contestazione si mettano immediatamente al servizio della popolazione abruzzese.
L’Abruzzo è l’ultimo esempio, ahimé non l’ultimo, di una terra che necessità protezione e salvaguardia. Se accadono tragedie come il terremoto non è solo colpa delle falde o della natura che non possiamo controllare. E’ anche colpa dell’uomo, colpa tutta nostra che pensiamo al profitto e a come magari guadagnarci sopra e chissenefrega se al posto di un buon cemento mettiamo sabbia marina. Non rispettiamo la natura, le foreste, i fiumi, i luoghi dove viviamo.
Dicono che se il premier riuscirà in questo intento di “follia”, spiazzerà tutti; sbancherebbe a livello politico e di consensi. Io che non amo la politica populista e forse anche molto “furba” di chi ci governa, penso che sarà così in mezzo al deserto dell’opposizione.
Però, questa proposta, può anche aiutare i No Global e far parlare di loro, a livello mondiale, in maniera completamente diversa da come ci hanno abituati a vederli.
Vadano in massa nelle aree terremotate e usino i giorni del vertice per aiutare i terremotati, portando cibo, speranza, aiuti.
In quella terra c’è tantissimo da fare che andare a scaramucciare con la polizia. E’ una buona occasione non soltanto per il Governo ma anche per i tanti ragazzi che contestano, giustamente, le misure che fanno di questa terra spesso luoghi di tragedia.
Fate in maniera che si parli di voi, ancor più del G8, mettendo a disposizione della gente martoriata dell’Abruzzo, la vostra intelligenza, la vostra serietà e soprattutto le vostre braccia per far tornare la speranza e una vita migliore per tutti.

Read Full Post »